Presi lo smatphone e mi feci coraggio, composi il numero, in quei secondi di attesa, tanti, troppi, pensieri affollarono la mia mente, volevo a tutti i costi, con quel gesto porgere la mano in segno di riconciliazione...

Cosa che in cuor mio, sapevo esser dura, visto che ormai avevo minato la loro e soprattutto la sua fiducia; che come si sa una volta persa è davvero difficile riconquistare; mai io sono il tipo che non si arrende cosi' facilmente mi lascio sempre un'ultima possibilità.

Ad un tratto sento quella voce, un momento di smarrimento mi pervade, era proprio quella voce che in fondo in fondo avevo voglia di ascoltare, si era proprio la sua...

Però questa volta il tono era diverso, più cupo, più severo, più formale, che con un certo distacco mi chiese: "Chi è? Che desidera?"

Parole all'apparenza semplici, innoque, se rivolte ad un estraneo, ma a me, estraneo, proprio no!

Mi ripresi in una frazione di secondi e scusandomi per il disturbo arrecato, la salutai con un CIAO, carico di tanta amarezza...

Solo in tarda serata, realizzai l'accaduto giungendo a questa conclusione, 

"Tieniti accanto le persone che vogliono esserci nella tua vita, tieniti accanto chi ti ama, chi ritorna e chi ti urla ADDIO, ma poco dopo te lo ritrovi sotto casa. Tieniti stretto chi ti dice RIPROVIAMOCI e non chi ti dice ORMAI È TROPPO TARDI, perché non è  mai  troppo tardi se ami o vuoi bene a qualcuno. Tieniti accanto chi ti ama e te lo dimostra ogni giorno, seppur con mille litigi, mille addii, mille incomprensioni. È sempre stato così, chi ti ama resta, chi ti ama ritorna, chi ti ama c'è, c'è sempre, anche quando lo tratti male, c'è."

 

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